È fondamentale che le PMI (piccole medie imprese) siano consapevoli delle minacce
informatiche esistenti che incombono nel settore.
Secondo una ricerca condotta nel 2022, il 76% delle piccole medie imprese
intervistate è stata colpita da almeno un attacco informatico nel 2021 (tra cui anche
minacce avanzate, come attacchi ransomware e basati sull’identità) e questi dati
statistici sono ulteriormente aumentati nel 2022 e in prospettiva nel 2023.
Le minacce si verificano in diverse modalità, tra cui per esempio intrusioni di
sistema, abuso di account previlegiati e soprattutto le credenziali che rappresentano
il 93% dei dati compromessi negli attacchi alle PMI.
Lo scenario delle minacce è molto più complesso e sofisticato rispetto a qualche
anno fa. I criminali informatici continuano ad evolvere le loro strategie rendendo i
comuni antivirus sempre meno efficaci per la protezione delle PMI.
Ecco perché è indispensabile che le PMI sfruttino al meglio le risorse e il tempo a
propria disposizione per essere sempre un passo avanti anche rispetto agli avversari
più astuti.
LE BUONE PRASSI PER PROTEGGERE AL MEGLIO LE AZIENDE:
- Educare i dipendenti: l’intera forza lavoro dovrebbe essere consapevole dei diversi
tipi di minacce alla sicurezza informatica - Rafforzare l’autenticazione multi-fattore: l’identità è una componente critica degli
attacchi informatici e bisogna fornire una difesa assicurando il collegamento dei
dipendenti
-Eseguire backup regolari dei dati critici
-Mantenere aggiornate le patch del software
-Blindare gli ambienti Cloud - Implementare e testare la rilevazione e la risposta alle minacce, ovvero prendersi
del tempo per analizzare gli ambienti degli utenti in caso di attività malevole o
anormali.
In conclusione, è possibile costruire una solida postura di sicurezza e proteggere
l’ambiente dalle minacce odierne, anche con risorse limitate.
Riformulare la propria strategia di sicurezza e aggiornare le proprie difese può fare
una grande differenza nella capacità di superare un attacco informatico.