Quando il bonifico non arriva o spariscono dei soldi dal conto
Due realtà diverse, due chiamate di supporto uguali, capita, ma non è detto che vadano a finire risolte alla stessa maniera.
Usando ovviamente nomi di fantasia, Marina ci contatta perché l’ha chiamata Antonio, un suo fornitore dal quale aspettava, di nuovo, come capita sempre più spesso, il pagamento di una fattura, ma questa volta Antonio è certo di averla già pagata. Dopo una confusa discussione pare evidente che Antonio ha mandato i soldi a qualcun altro, di certo non a Marina. La richiesta di Marina quindi, con mail alla mano che documenta lo scambio intercorso con Antonio, è accuratamente da studiare. Di chi è il problema e dove sono ora i soldi?
Il nostro staff analizza tutto il traffico di posta di Marina e del mailserver nelle settimane precedenti e la rassicura, perché lato suo non ci sono stati per fortuna problemi di alcun tipo a livello di sicurezza, purtroppo invece si scoprirà più avanti, con il supporto della Polizia Postale, che lato Antonio invece ci sono stati seri problemi.
Questo è sicuramente un lieto fine, ma inizialmente parlavamo di due chiamate.
La seconda infatti, da Katia, è stata ben diversa, dinamica simile ma esito completamente diverso: la casella di Katia veniva letta da qualche giorno da estranei tramite l’accesso via web della sua posta, a sua insaputa.
I nostri tecnici infatti hanno rilevato accessi dall’estero che Katia non riconosce come suoi. La situazione purtroppo non è risolvibile a causa di un basso livello di sicurezza sulla posta della cliente. Katia non sapeva che qualcuno le stava leggendo la posta e tramite questo è riuscito a mandare indicazioni modificate per un bonifico ad un suo fornitore e a crearle un danno economico rilevante. In questo caso purtroppo non c’è un lieto fine, ci sono solo azioni correttive a posteriori, utili a rendere veramente difficile che capiti nuovamente, ma non era possibile riparare il danno già fatto.
P.s. nel secondo caso ovviamente si parla di un DataBreach subito da Katia, ma questa è un’altra storia…